Qualora, per questioni legate alla struttura dell’impianto di riscaldamento (alte temperature, sistemi centralizzati, ecc..) sia oneroso o difficile sostituire una caldaia a gas con una pompa di calore, è sempre possibile almeno tagliare i costi di esercizio per quanto riguarda la produzione di acqua calda sanitaria.

Questo particolare problema è sempre più sentito in particolare da quegli utenti che hanno grossi consumi, ad esempio i centri sportivi, le strutture turistiche, i ristoranti, i condomini. Tutte situazioni in cui, a fine anno, i costi per l’acqua calda sanitaria arrivano ad essere anche il 30-40% del totale.

Anche in questo caso le pompe di calore ci vengono in aiuto, tagliando i costi di esercizio, azzerandoli se abbinate ad un sistema di autoproduzione di energia elettrica.

Dal punto di vista estetico esistono soluzioni modulari con unità esterna (il motore) integrata nel sistema di accumulo, sono quindi particolarmente indicate per essere installate nella cantine e nei locali tecnici in zone con vincoli paesaggistico o di particolare pregio.

Per strutture civili e piccole attività: soluzioni murali da 100 litri.
Adattabili a qualunque tipo di impiego: 
-soluzioni basali da 200-300 e 500 litri con unità esterna integrata
-taglie di accumulo e potenza superiori con unità esterna separata.

La temperatura massima raggiungibile con la sola pompa di calore è pari a 55°C, questi sistemi possono essere integrati con serpentine elettriche e/o pannelli solari termici con i quali è possibile arrivare fino a 80°C.